Gli ETF sono tra gli strumenti finanziari più innovativi e popolari degli ultimi decenni. Lanciati per la prima volta nel 1990 in Canada, hanno rivoluzionato il modo di investire, offrendo una combinazione unica di diversificazione, accessibilità e semplicità. Grazie alle loro caratteristiche, gli ETF non sono riservati solamente ai grandi investitori istituzionali, ma rappresentano una scelta ideale anche per risparmiatori e giovani investitori che desiderano entrare nel mondo dei mercati finanziari.
Ma cosa sono esattamente gli ETF e come funzionano? In questo articolo ti guiderò alla scoperta di questo versatile strumento, analizzandone il funzionamento, le principali tipologie e i numerosi vantaggi che offrono.
Gli ETF, acronimo di Exchange Traded Funds, sono fondi di investimento negoziati in borsa. Questo strumento combina le caratteristiche delle azioni, come la negoziabilità durante l'orario di mercato, con quelle dei fondi comuni, come la diversificazione. Gli ETF sono progettati per replicare l’andamento di un indice o seguire una specifica strategia di investimento, rendendoli una scelta versatile per investitori di ogni livello.
Gli ETF raccolgono capitali da più investitori per acquistare un paniere di titoli, come azioni, obbligazioni o altri asset. A differenza dei fondi comuni tradizionali, gli ETF sono strumenti di investimento quotati in borsa e negoziati in tempo reale. Ciò significa che puoi acquistarli e venderli durante l’orario di apertura dei mercati, proprio come un’azione.
Acquistando un ETF, non si diventa direttamente proprietari dei singoli titoli sottostanti, ma si possiede una quota del fondo. Questo è il motivo per cui offrono una diversificazione immediata, in quanto un singolo ETF può includere decine o centinaia di titoli diversi.
Essendo strumenti quotati, gli ETF hanno caratteristiche simili alle azioni, come:
Il cuore del funzionamento degli ETF è la loro capacità di replicare un indice finanziario, che stabilisce quali asset includere e in che percentuale (ponderazione). Questo obiettivo è raggiunto attraverso due principali metodi di replica:
Un altro aspetto importante è la distinzione tra ETF a gestione passiva e a gestione attiva:
In entrambi i casi, l’investitore beneficia di un’esposizione diversificata e, nel caso degli ETF passivi, di costi competitivi rispetto ad altri strumenti d’investimento.
Uno dei principali punti di forza degli ETF è la loro capacità di offrire una diversificazione immediata. Con un solo investimento, è possibile accedere a un paniere di titoli che copre interi mercati, settori o aree geografiche. Inoltre, molti indici seguiti dagli ETF adottano strategie specifiche, come la selezione di titoli con elevati dividendi, la concentrazione su aziende sostenibili (ESG), o la scelta di titoli con alta crescita o basso rischio. Questo riduce il rischio specifico legato a singoli titoli e aiuta gli investitori a personalizzare e bilanciare meglio il loro portafoglio.
Ad esempio, un ETF che replica l’indice S&P 500 dà esposizione a 500 delle principali aziende statunitensi, permettendo agli investitori di partecipare alla performance dell’economia americana senza dover acquistare singolarmente ogni azione. Un altro esempio è un ETF che replica l'indice MSCI World, il quale dà esposizione a 1.397 aziende di 23 diversi paesi sviluppati, offrendo una diversificazione globale con un singolo strumento.
Grazie alla loro diversificazione, gli ETF sono strumenti strategici sia per i principianti che per gli investitori esperti. Possono essere utilizzati per costruire un portafoglio equilibrato o per ottenere un’esposizione specifica a mercati o settori di interesse.
Gli ETF possono essere classificati in diverse tipologie a seconda degli asset sottostanti e delle strategie adottate. Ecco una panoramica delle principali tipologie di ETF:
ETF azionari
Gli ETF azionari investono in un paniere di azioni, permettendo di replicare indici che seguono interi mercati, settori o temi specifici. Ad esempio, possono coprire settori come la tecnologia, le energie rinnovabili o la robotica. Fanno parte di questa categoria anche gli ETF immobiliari, che investono in aziende operanti nel settore immobiliare, come quelle che gestiscono proprietà commerciali o residenziali.
ETF obbligazionari
Gli ETF obbligazionari sono fondi che investono in obbligazioni, che possono essere governative, societarie, indicizzate all'inflazione o di altro tipo, e con durate variabili. A differenza delle obbligazioni singole, gli ETF obbligazionari non hanno una scadenza: man mano che le obbligazioni presenti nel portafoglio giungono a scadenza, vengono sostituite con nuove obbligazioni che rispecchiano i criteri dell'indice di riferimento.
ETF monetari
Gli ETF monetari sono strumenti che investono in obbligazioni a breve termine, generalmente con scadenze non superiori ai 12 mesi, e in altri strumenti finanziari a basso rischio come certificati di deposito e titoli di debito di alta qualità. Questi ETF sono progettati per offrire alta liquidità e rischi contenuti, rendendoli una scelta popolare per la gestione della liquidità e per gli investitori avversi al rischio.
ETF e ETC sulle materie prime
Gli ETF consentono di investire anche in materie prime come oro, argento, petrolio o altre risorse naturali. Per quelle materie prime difficili da ottenere fisicamente, ci sono gli ETC (Exchange Traded Commodities). A differenza degli ETF, non possiedono fisicamente il sottostante e sono basati su contratti futures. Non essendo conformi alle normative UCITS, che regolano gli ETF nell’Unione Europea, gli ETC possono contenere anche una singola materia prima.
ETF e ETN sulle criptovalute
In molti paesi europei, non essendo conformi alle normative UCITS, non esistono ETF sulle criptovalute ma solamente ETN (Exchange Traded Notes), che permettono di partecipare alle performance delle criptovalute senza possederle fisicamente.
Gli ETF offrono numerosi vantaggi che li rendono uno strumento finanziario molto apprezzato sia dai piccoli investitori che dai professionisti. Di seguito analizziamo i principali benefici:
Un primo vantaggio fondamentale è la diversificazione. Come abbiamo già visto, gli ETF permettono di accedere a un ampio paniere di titoli attraverso un singolo investimento. Ad esempio, un ETF può includere azioni di diverse aziende, obbligazioni di vari emittenti o altre tipologie di asset, riducendo così il rischio specifico legato a un singolo titolo. Questo tipo di diversificazione è ideale per chi desidera costruire un portafoglio bilanciato senza la complessità di acquistare singolarmente ogni componente.
Un altro punto di forza degli ETF sono i costi ridotti rispetto ai fondi comuni. Gli ETF a gestione passiva, in particolare, vantano un TER (Total Expense Ratio) annuo che varia generalmente dallo 0,03% allo 0,95%, in base alla complessità del fondo e alla facilità di replicare l'indice di riferimento. Inoltre, gli ETF non prevedono costi di ingresso e uscita, una caratteristica che li rende particolarmente vantaggiosi per gli investitori a lungo termine, beneficiando di un impatto minore delle spese sulla performance complessiva.
Gli ETF sono anche apprezzati per la loro semplicità e trasparenza. La loro funzione principale è replicare un indice o seguire una strategia specifica, rendendo gli investitori perfettamente consapevoli di cosa contengono. Ogni ETF dispone di una scheda informativa e di un KIID (Key Investor Information Document), che forniscono dettagli come i titoli inclusi, l'esposizione geografica e settoriale, i costi, il profilo di rischio e altri aspetti fondamentali.
La liquidità è un ulteriore vantaggio chiave degli ETF. Essendo strumenti quotati in borsa, possono essere acquistati e venduti in qualsiasi momento durante l'orario di mercato. Questo aspetto li rende molto più accessibili rispetto ai fondi comuni tradizionali, che spesso prevedono tempi più lunghi per il riscatto delle quote. Inoltre, grazie alla competizione tra i market maker, gli spread (la differenza tra il prezzo di acquisto e di vendita) sono generalmente molto bassi, spesso ridotti a pochi centesimi, con un impatto sulle transazioni quasi irrilevante.
Infine, la combinazione di diversificazione, semplicità, trasparenza e liquidità comporta un vantaggio significativo: la riduzione dei rischi complessivi. Sebbene nessun investimento sia privo di rischio, gli ETF, grazie alla loro struttura, tendono a essere strumenti più sicuri e meno volatili rispetto ad altre forme di investimento. Tuttavia, è importante ricordare che il rischio di mercato rimane: anche gli ETF possono subire perdite in caso di calo generale dell'indice o degli asset replicati. Questo li rende strumenti flessibili e accessibili per gli investitori di ogni livello, ma sempre soggetti alle dinamiche del mercato.